Il 24 giugno si celebra la festività di San Giovanni Battista, santo che riscuote grande devozione in tutta la regione. Ecco alcune tradizioni che si perdono nel tempo, legate alla vita agreste.
L’ACQUA DI SAN GIOVANNI
Questa tradizione è ancora in voga nelle campagne umbre, forse derivata da culti pagano (?)-cristiani sulla facoltà purificatrice dell’acqua, elemento sacro in ogni civiltà.
La sera del 23 giugno le donne vanno a raccogliere grandi quantità di fiori e piante profumate. Siamo al culmine della produzione floreale della stagione: rose, lavanda, rosmarino, timo, salvia, menta, foglie di noce, camomilla, maggiorana, finocchio selvatico, menta, gelsomino … Petali e foglie vengono raccolti in recipienti colmi di acqua e lasciati macerare per tutta la notte.
Il mattino seguente l’acqua profumata è pronta per il rito della lavanda di tutta la famiglia, attenua la calura e rinfresca la pelle!
Non perdete la passeggiata, una vera e propria full immersion di aromaterapia! e il bagno ai fiori di campo!
23 Giugno 2012: Ore 19,00 appuntamento alla chiesa di S. Giovanni B. – Prugneto – Pg,
Passeggiata di circa un’ora per la raccolta di fiori ed erbe profumate. Assaggio finale con torta al testo farcita e vinello.
Portate il vostro cesto per la raccolta e soprattutto … non mancate!
In collaborazione con AltraUmbria Aps. Prenotazioni fino al 22 giugno.
IL NOCINO
Il 24 giugno, segna anche la tradizionale raccolta per la produzione del Nocino, digestivo, liquore, toccasana, dal forte retrogusto alla noce e, che, unito al vinsanto, non poteva mancare nelle cantine umbre.
La lavorazione però resta un segreto … finchè non verrete a degustarlo insieme ai miei fidati “cantinieri”, che tra un sorso e l’altro, potrebbero farsi sfuggire qualche indiscrezione ….